La vendita dell’oro usato è una procedura che richiede alcuni passaggi obbligati. Chiunque abbia dell’oro da vendere dovrà rivolgersi necessariamente a un punto Compro oro e seguire il procedimento previsto per quest’operazione.
Il primo passo è ovviamente quello di scegliere la filiale a cui rivolgersi. Il territorio nazionale ospita numerosi punti Compro oro, per cui non sarà difficile individuare il più vicino e più comodo alle proprie esigenze. Identificare il giusto punto vendita è ormai possibile anche usando il web.
Vendere oro usato è piuttosto semplice, ma bisogna, una volta in filiale, seguire tutti i passaggi utili al conseguimento della procedura. La prima attività di un punto Compro oro consiste nel peso del materiale. Questa è una fase fondamentale, poiché si va a determinare il quantitativo di oro effettivo da vendere. La bilancia usata solitamente in queste circostanza è la cosiddetta Bilancia a due decimali, la quale risulta molto più precisa e adatta a questo tipo di pesatura. Naturalmente non va dimenticato che andranno a formare il peso finale dell’oro solo le parti di uno o più gioielli che sono effettivamente costituite da tale metallo prezioso, mentre eventuali pietre di ogni genere saranno detratte da tale conteggio.
Un altro essenziale passaggio da svolgere è poi quello della verifica della validità dell’oro portato al Compro oro. Per appurare se il gioiello è costituito davvero d’oro, il punto vendita effettuerà il noto Procedimento della Tocca. Si tratta cioè di un vero e proprio test dell’oro, che viene effettuato su ogni singolo oggetto sottoposto all’attenzione del negoziante. Tale verifica consiste nello strofinare l’oggetto d’oro contro una pietra nera e molto dura, cioè una pietra di silice cristallizzata. L’oggetto, se realmente d’oro, lascerà su questa pietra naturale di diaspro una traccia evidente. Il segno lasciato sulla pietra dovrà chiaramente essere di colore dorato e su di esso si effettuerà il test definitivo. Dunque si procedere a prelevare le particelle depositate sulla nera pietra e se queste risulteranno essere particelle d’oro, l’oggetto sarà considerato attendibile, altrimenti si invaliderà la vendita. Una volta prelevato il materiale dalla pietra in questione, infatti, esso verrà analizzato attraverso l’utilizzo dell’acido nitrico che, con il giusto quantitativo in base alla caratura dell’oggetto in analisi, potrà determinare il valore dell’oro.
A questo punto, ottenuti i risultati, ci si potrà fare già una prima idea dell’importo in danaro. Il passaggio in questione risulta essere pertanto il più importante, in quanto si dovrà individuare l’originale dal falso e scernere i due componenti in modo da disfarsi del materiale inutile. Eliminate pietre aggiuntive e oggetti risultati solo laccati in oro, quello che resta è l’oro al netto che viene poi acquistato dal punto vendita. Dunque, appurato il quantitativo di valore, esso viene nuovamente pesato sulla bilancia a due decimali e sarà su questo peso finale che si effettuerà la proposta di pagamento. Si ricorda che questa procedura deve essere sempre cristallina e trasparente, nel senso che non può avvenire se non in presenza del cliente stesso. I punti vendita Compro oro dimostrano la loro serietà proprio svolgendo queste mansioni alla luce del sole e non in separata sede.
La fase della valutazione finale è perciò seguita immediatamente dalla fase dell’offerta economica, grazie alla quale il cliente verrà a conoscenza della cifra in denaro che il punto vendita decide di cedere in cambio degli oggetti in oro. A questo punto dipenderà dalla volontà di chi vuole disfarsi dei gioielli se accettare o meno la proposta economica, ma la valutazione, se svolta correttamente, non potrà che essere sempre la stessa in qualsiasi punto Compro oro della penisola.
Accettata l’offerta del negoziante, non resta che effettuare il pagamento. Quest’ultimo passaggio necessita di particolare attenzione, poiché bisogna procedere alla compilazione e alla firma di alcuni documenti e alla produzione di specifici certificati. In primis, per il pagamento si potrà disporre dei contanti solo ed esclusivamente se il quantitativo totale offerto è inferiore alla cifra di 2.999,99 euro. In tal caso si passerà quindi alla compilazione degli specifici moduli di liquidazione dell’importo in contanti. In caso contrario invece, bisognerà ricorrere ad un assegno non trasferibile oppure ad un bonifico bancario. Questi saranno consegnati al cliente in questione insieme alla cosiddetta Ricevuta di vendita e al documento che attesta il versamento in forma home banking. Tale procedura è necessaria ai fini di legge e serve a garantire il rispetto dei limiti antiriciclaggio.
L’atto di vendita firmato dal cliente, nello specifico, oltre a contenere le direttive inerenti l’antiriciclaggio, dovrà contenere anche la dichiarazione di perdita di ogni diritto del precedente proprietario sui gioielli appena venduti, dimodoché essi non potranno in nessun modo essere riacquistati in futuro. Inoltre lo stesso atto dichiarerà che la vendita è stata accompagnata dalla produzione di documentazione fotografica degli oggetti venduti. Le foto saranno allegate alla documentazione posseduta dal punto vendita e saranno testimonianza fattuale di eventuali controlli futuri.